Elisa è una sgobbona decisa a dimostrare a tutti quanto vale una ragazza di provincia. Manuel ha il potere, ma sogna la sottomissione. Marco è determinato a salire in vetta, Giulio, invece, scalerebbe solo le gambe di Monica. Monica, però, un uomo ce l’ha già, anche se gli preferisce di gran lunga una revisione di bilancio. E Marzia, la nuova arrivata, fa da contraltare ad Arianna, la prediletta.
In una multinazionale leader nei servizi professionali per le imprese, dove imperano l’efficienza e la velocità, i dipendenti, metodicamente divisi secondo una scala gerarchica, lottano quotidianamente per rincorrere un pareggio, cercando di far quadrare i conti che non tornano. C’è chi trucca il bilancio, chi prova a sistemarlo gonfiando entrate e uscite, chi lo sopporta concedendosi qualche sfizio, chi non ha paura di ribaltarlo completamente. E nel calcolo di queste cifre nessuna vita resta illesa, investita dal carico di lavoro imposto dalla società.
E se agli junior, gli ultimi della scala gerarchica, neolaureati disillusi che rincorrono il sogno della carriera, poco o nulla viene concesso, ai master, il primo grado dell’organigramma, viene invece data la possibilità di soddisfare i propri vizi. In un circolo vizioso fatto di calcoli, di report, di riunioni, di progetti da chiudere, gli junior si sottomettono al volere dei loro superiori lasciando da parte la propria umanità e facendosi risucchiare dallo spirito aziendale. E in questo vortice c’è chi si lascia trascinare, chi governa la spirale senza rendersi conto di esserne lei stessa una vittima, chi ne intuisce il potere distruttivo.
Un testo di grande impatto sociale che non ha paura di svelare, attraverso estremizzazioni non necessariamente irreali, i lati oscuri delle grandi multinazionali dove, troppo spesso, il dovere del lavoratore si intreccia all’ambizione dell’essere umano in una danza di Eros e Thanatos. Lucido, impertinente, erotico, fantasiosamente realistico Il piano dei conti denuncia, senza paura di cadere in eccessi, il perverso mondo del lavoro aziendale ispirato da tutte quelle imprese che antepongono il proprio profitto all’umanità del dipendente.